TAPPA 4

Da Convento di San Francesco a Folloni
Montella – Cassano Irpino
a Bagnoli Irpino – Lago Laceno
Grotta di San Guglielmo

Info del percorso

La Tappa in sintesi

Sant’Andrea di Conza in provincia di Avellino è il punto di partenza dell’ottava tappa. Come le tappe 3-4-5 del cammino, anche la 8 e la 9 insistono in gran parte in aree montane, ad un’altitudine intorno ai 1.000 m. slm. Qui domina una natura intatta, con paesaggi al contempo, rarefatti e silenziosi, terre ricche di acque e di un verde intenso e rigoglioso che abbraccia piccoli borghi.

Tappa 4 – Da S. Francesco a Folloni nel territorio di Montella, fino all’altopiano del Laceno nel Comune di Bagnoli Irpino.
 
Si parte dal convento francescano che appare oggi in una veste settecentesca di pregio. Riconosciuto come monumento nazionale, l’annesso Museo dell’Opera, conserva beni artistici accumulati nei secoli.
Il convento di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo dove, a quanto sembra, fu fondato dallo stesso san Francesco d’Assisi, di passaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano, nel gennaio 1222 (il bosco di Folloni). Sembra che allora il Santo avesse lasciato alcuni suoi confratelli nel bosco infestato dai briganti perché vi realizzassero la prima chiesetta, dedicata alla Santissima Annunziata.
 
Dal convento a quota 488 slm, in direzione est, dopo qualche centinaio di metri, sulla destra, una bella stradina interpoderale, alberata con noci, roverelle, pioppi e cipressini, passando per l’azienda agricola La Bruna Alpina, e attraversando i binari della ferrovia Avellino-Rocchetta S.A., conduce dopo circa 4 km. nel centro storico di Bagnoli Irpino (650 slm).
 
Usciti dal centro abitato, seguendo la provinciale per Acerno, al bivio con l’antico essiccatoio delle Castagne Cappetta, inizia una salita che da 590 metri di altitudine, porta fino a quota 1.140; la lunghezza è di 2,7 km. per superare un dislivello di 550 metri. 
 
Si tratta di un percorso in salita costante con pendenza di circa il 20%; su un sentiero sterrato con fondo sdrucciolevole; nella parte finale il sentiero diviene un camminamento tra gli alberi. 
 
I castagneti del primo tratto cominciano a integrarsi con il carpino nero, la quercia e qualche sparuto ornello, l’albero della manna che si caratterizza per le sette foglie dei ramoscelli. Il sottobosco è fitto di felci che in alcuni tratti lascia spazio alla macchia mediterranea. Solo verso la fine del percorso si incontrano superbi faggi secolari. 
 
Al termine della salita quindi, inizia un percorso straordinario, semi pianeggiante, a tratti in leggera salita su una pista montana. Nel silenzio più arcaico che si possa immaginare con tante foglie che filtrano il sole che fatica ad arrivare a terra. 
 
E’ la parte più suggestiva ed emozionante del cammino. Due km. così, fino a quasi quota 1.200, poi inizia la discesa che porta sul Lago Laceno, proprio nel retro della chiesetta di Santa Nesta alla sinistra della quale una fontanella ristoratrice aspetta il viandante. 
 
Si tratta di una tappa che, per sua natura, si differenzia da tutte le altre e quindi da considerare eccezionale perché presenta una difficoltà di tipo elevata; servono buone gambe e non bisogna avere fretta di arrivare alla meta; non ci sono fontane, tranne che nel centro di Bagnoli sotto il carpino della Torre dell’Orologio, poi quella descritta del Laceno all’arrivo. 
 
La segnaletica è in parte fatta dal CAI, si ritrovano dei cerchietti rossi di conferma del percorso. Il tracciato comunque  è sempre coperto dalle reti cellulari, quindi i navigatori funzionano (tranne nella piana tra 1140 e 1200 slm.).  Per chi si vuole cimentare in piccoli gruppi consigliamo di contattare Laceno Trekking (348 2771473 Dino Cuozzo e Fabio Morrone 327 7348962). In alternativa, bisogna seguire la strada provinciale asfaltata che collega Bagnoli con il Laceno, a piedi o con le bici. 
 
In ogni caso è opportuno, nelle giornate calde, portare almeno due borracce, un litro e mezzo di acqua; frutta e integratori a base di potassio e magnesio, che aiutano a sopportare meglio stanchezza e fatica fisica dovuta al caldo.
 
In sintesi, la tappa 4 è lunga complessivamente 10,7 km, ma come abbiamo visto con forte dislivello in salita si arriva sul Lago Laceno a quota 1040 circa slm.
 
La partenza della tappa successiva (Tappa 5 che arriva all’Abbazia del Goleto), avviene proprio dalla Grotta di S. Guglielmo, posta sullo sperone di roccia che affaccia sul lago; per visitarla all’interno bisogna contattare il Comune di Bagnoli Irpino, ma dal cancello di entrata se ne scorge una gran parte. 

Il Fauno

Ristorante
Via delle Sorgenti Tronola, 3
BAGNOLI IRPINO (Avellino)
tel. 0827 68251 - cell. 388 9884765
www.lalocandadegliirpini.it

Sconto convenzione 20%

La Locanda degli Irpini

Ristorante
Via delle Sorgenti Tronola, 25
BAGNOLI IRPINO (Avellino)
tel. 0827 68029

Sconto convenzione 20%

Lacenolandia

Parco giochi
Via Serroncelli sn
BAGNOLI IRPINO (Avellino)
tel. 371 4366447
www.lacenolandia.it

Sconto convenzione 20%

La tappa nel dettaglio

Il percorso inizia dal bel Palazzo dell’Episcopio nella parte alta del centro storico di Sant’Andrea di Conza (Av) 1.500 abitanti, 680 m. slm. (visitabile), attuale sede del Municipio, collegato con un magnifico giardino panoramico e teatro all’aperto.

Dopo qualche centinaio di metri, si raggiunge in salita, l’area de ‘La Fonte’ con un antico mulino a caduta con archi in pietra.  Dopo ca. 4 km. si prosegue in salita fino a raggiungere il centro abitato di Pescopagano (Pz) 1.800 abitanti, 800 m. slm, è qui che dalla Campania si passa in Basilicata.

Dopo una meritata pausa nella piazza principale (fontana potabile), consigliamo di visitare il centro storico ben ricostruito dopo il terremoto del 1980. Proseguendo il cammino in salita si raggiunge l’area del cimitero e da lì lungo la stretta stradina per ca. 6 km, con vari saliscendi si attraversano ambienti naturali intatti e incontaminati con molte acque sorgive.

Giunti a 1.002 m. slm, ci aspetta il Santuario della Beata Vergine Maria di Monte Mauro, luogo di pellegrinaggio caro ai pescopaganesi > info: https://www.santuaritaliani.it/santuario/beata-vergine-maria-di-montemauro/

Dal piazzale circostante il santuario, luogo di sosta deputato, vi è una vista meravigliosa sugli altopiani lucani dove svetta il Vulture. Dal santuario si prosegue per ca. 3 km. su una strada in terra battuta fino all’incrocio (930 m. slm) con le strade statali e provinciali che collegano l’Alta Irpinia con l’area di San Fele.

Si prosegue per ca. 3,8 km, seguendo una stradina in gran parte sterrata lungo la contrada Carosello, per arrivare al termine della tappa 8, proprio dinanzi la Chiesa madre di San Nicola nel centro storico di Rapone (Pz) 900 abitanti, 840 m. slm, il paese delle Fiabe.  

Dormire a Rapone

D. Giovanni De Palma può ospitare nella casa canonica fino a 6 posti letto tel. cell. 349 8682691. Il timbro sulla credenziale è rilasciato dallo stesso D. Giovanni o in sua assenza da un suo delegato.

Mangiare a Rapone

A Rapone non ci sono trattorie, prenotando con anticipo ci si può rivolgere per una colazione o un pasto caldo a Luciana Ricigliano che gestisce anche il circolo Meeting Point, nei pressi del Municipio cell. 329 0439025. Per il pernottamento in un casolare con bella posizione panoramica, a meno di 1 km. dal centro di Rapone, con 6 posti letto e l’uso della cucina, si può contattare Antonella Angelillo cell. 333 6277104; posizione: https://maps.app.goo.gl/A3Xwd8tb2tzCfJyN6. Nella vicina Ruvo del Monte (Pz), a 6 km. ca. la Locanda Al Giglio d’Oro, un ottimo ristorante. Tel. 097 697516 offre anche camere B&B. Si può telefonare e chiedere la cortesia di avere un passaggio in auto. 

Da vedere a Rapone

Il Il museo multimediale delle Fiabe di Rapone. Per visitarlo chiedere informazioni alla Pro Loco, Corso Umberto I, 15 Rapone, 85020 info@prolocorapone.com tel. 0976 95 002.

Riferimenti utili a Rapone

Il consigliere comunale Donato Angelillo cell. 328 2619955 opportunamente avvertito, è un ottimo accompagnatore per il centro storico con la chiesetta di S.Maria in Nives e la adiacente neviera (da non perdere). Donato potrà dare indicazioni anche per visitare il Museo multimediale delle Fiabe dove è protagonista lo ‘scazzmauriello’ un antico folletto molto popolare tra Campania e Basilicata. 
https://www.youtube.com/channel/UChhCITwaurqVXrZdS5JQ63Q.

Il Parroco D. Giovanni De Palma fa visitare volentieri la chiesa madre di San Nicola ove sono custodite le reliquie dei pastorelli di Fatima e del beato Carlo Acutis. 

Il sig. Antonio Tozzi è disponibile a fornire info e supporto in caso di difficoltà lungo i tratti del percorso cell. 328 9766429

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Tappa 4

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