Tappa 3, da Chiusano a Cassano, via Montemarano. DIARIO

<<Man mano che si aprivano i paesaggi passo dopo passo ci chiedevamo com’è possibile che un così vasto scenario di bellezza sia conosciuto da così pochi …>> a.v. 5 ott 2024

DIARIO della ‘TAPPA 3’, da Chiusano di San Domenico a Cassano Irpino, via Montemarano,  percorsa sabato 5 ottobre 2024. Con una riflessione di D. Salvatore Sciannamea.

In collaborazione con la Proloco di Chiusano di San Domenico, il Comune di Cassano Irpino, in occasione della Festa Medievale 2024 e con il Comune di Montemarano, Irpinia 7x, Club di Territorio Paesi d’Irpinia / Touring Club Italiano e IrpiniaAvventura.

La Tappa 3 si è confermata, a livello visuale e paesaggistico, come una delle più straordinarie dell’intero ‘Cammino di Guglielmo’. Il borgo di Chiusano è difronte al complesso del Partenio con ben visibile l’Abbazia di Montevergine; si vedono bene i borghi di Ospedaletto, Summonte, Capriglia, Montefalcione (attraversati dal cammino lungo le tappe 1 e 2), e tanti altri che costellano la valle del Sabato. Attraverso il sentiero Taraldo-Alano, dall’Eremo di San Guglielmo si raggiunge ripidamente la piana della sorgente Sant’Agata a 1.100 metri.  Sull’altura -dalla quale siamo partiti- ai piedi del Monte Tuoro sul versante di Chiusano è un susseguirsi di faggete e castagneti inframezzati da piccole radure coltivate a patate o a fagioli. Dopo un’ora di cammino si aprono viste sulla piana del Dragone di Volturara dominata dal monte Terminio; più avanti si cammina sul crinale che divide la valle del fiume Calore dalla piana del Dragone. Si vedono i paesi di Gesualdo, Frigento, Fontanarosa, in lontananza Ariano Irpino. Pochi passi più avanti e si vede dall’alto il bel borgo di Castelvetere sul Calore e subito dopo di apre la vista su Montemarano. Nel pomeriggio, in discesa verso Cassano, è un susseguirsi di belle viste sui monti del Laceno ai piedi dei quali si vedono Bagnoli, Montella, Nusco e più in là fino al complesso del Vulture. Il Parco dei Monti Picentini si conferma di una bellezza assoluta, ricco di biodiversità, ancora integro -tranne alcune eccezioni- da un punto di vista naturalistico.

Il percorso della ‘Tappa 3’ è costituito prevalentemente da stradine bianche e da sentieri battuti nel bosco. A metà cammino, da non perdere, nel territorio di Montemarano: i ruderi dell’antico monastero di San Leonardo, ascritto tra le fondazioni di San Guglielmo.

L’accoglienza lungo la  Tappa 3 è stata davvero speciale: alla partenza, la Proloco di Chiusano, col presidente Michele Vena e il vicepresidente Enrico Picardi, e con Carmine De Angelis, oltre a illustrare l’Eremo di Santa Maria della Valle -detto anche di San Guglielmo- hanno organizzato una prima colazione con ottimo caffè e dolci locali; dopo la benedizione impartita da D. Salvatore Sciannamea, con auto proprie hanno accompagnato il gruppo di camminatori in sommità da dove è poi partito il cammino a piedi. A Montemarano ci aspettava il sindaco Beniamino Palmieri col fratello Alberino; ci hanno illustrato la storia del Campanariello di San Leonardo (vedi paragrafo dedicato nel blog) e a piedi ci hanno accompagnati fino al ‘Bosco’ dov’è un’ampia area attrezzata con panche e tavoli, giochi per bambini, attrezzature ginniche e una fontana; a breve aprirà una casa-rifugio con servizi igienici e forse un piccolo ristoro.  Arrivati a Cassano Irpino, nel pieno della Festa Medioevale (da non perdere, si tiene ogni anno ad inizio di ottobre)  ci aspettava l’amministrazione comunale con Amato Del Sordo e Rossella Sena; ci hanno fatto visitare il complesso del Castello e -mentre alcuni andavano a recuperare le auto lasciate a Chiusano- i restanti in attesa hanno potuto gustare un’ottima e calda maccaronara che ha ben ristorato del cammino durato 7 ore attraverso 20 fantastici km.

Brevi note sul tracciato.

L’inizio della Tappa 3 è dall’Eremo di San Guglielmo, nel centro di Chiusano di San Domenico (Av). EREMO su Gmap  > POSIZIONE, CLICCA QUI 

Attraverso il sentiero Taraldo-Alano (in fase di ristrutturazione con fondi del Pnrr) si giunge in montagna, in località ‘La Pila‘ a quota 1.100 m. slm.; da qui si raggiunge in piano la ‘Sorgente di S. Agata‘:  POSIZIONE, CLICCA QUI

Camminando con una media di 3 km/ora (strada montana), ci vogliono 2 ore dalla Sorgente di Sant’Agata fino all’ingresso di Montemarano e 2 ore dal Bosco di Montemarano fino a Cassano Irpino. Il resto del tempo è per visite e pause… se la tappa si percorre in questo periodo di inizio ottobre, bisogna calcolare un’ora in più non potendo rinunciare a raccogliere le castagne cadute sopra al percorso nonché i copiosi funghi commestibili in prossimità (Rino docet). Quindi, partendo ad esempio alle 8 di mattina, e mettendo in conto la prima salita dall’Eremo alla piana della sorgente Sant’Agata,  si può arrivare intorno alle 12 nel centro di Montemarano che consigliamo di visitare. Alle 17 circa si può arrivare comodamente a Cassano. Ricordiamo che la meta della tappa 3 è il Convento di San Francesco a Folloni dove si può timbrare la propria credenziale. A breve, sarà comunque affidato un timbro anche a Cassano Irpino dove consigliamo di pernottare.

Fontane: alla partenza, in prossimità dell’Eremo; sulla piana di Sant’Agata dov’è l’omonima sorgente; a Montemarano, nel paese e nel ‘Bosco’ dov’è l’area attrezzata; a Cassano, all’arrivo, vari fontanini nell’ambito del centro storico; da non perdere a Cassano, la visita alle sorgenti dell’Acquedotto (in particolare la grande cupola che copre la ‘Pollentina’).

Cani: sulla piana che precede la discesa a Montemarano seppure occasionale in ragione dei pascoli podolici e all’inizio del percorso che porta a Cassano (1 km. circa dopo il sottopasso): qui ci sono bivaccamenti stanziali di pastori con numerosi cani. Consigliamo di munirsi di bastoni e di procedere con cautela, possibilmente in gruppo, tenendo il margine della strada opposto a quello dei cani.

Dove dormire / dove mangiare (esercizi convenzionati col Cammino): clicca QUI

Cantine da visitare a Montemarano: clicca QUI

Durante il percorso sono state apposte frecce segnaletiche (di colore verde)  col logo del Cammino, a cura di Mario Marciano e di Claudio Ferraro. La segnaletica su pali sarà davvero limitata ad alcuni incroci stradali; si spera quanto prima di poterla realizzare.

Il tracciato della Tappa 3.

RIFLESSIONE DI D. SALVATORE SCIANNAMEA

Splendida è stata la giornata della terza tappa del Cammino di Guglielmo. Caratterizzata dai colori dell’autunno, dagli odori dei castagneti, dai suoni degli uccelli, dalla dolcezza della colazione condivisa e dalla bontà del pasto, occasione di rigenerazione dopo la prima parte del cammino.
Oltre alla dolce carezza per i corpi, vista la buona colazione offerta dalla gentile amministrazione di Chiusano, ad alimentare la giornata è stata l’immersione spirituale presso l’eremo di San Guglielmo a Chiusano di San Domenico, segno inciso nella pietra dell’operosità di San Guglielmo. L’architettura del luogo si è iscritta nei cuori per il suo valore spirituale, firmando emozionalmente l’animo dei pellegrini.
Ai ruderi di San Leonardo, presso Montemarano, poi l’incantevole testimonianza del campanile e dei ruderi di un’antica abbazia, con due monasteri, fondata da San Guglielmo. I secoli non hanno cancellato la bellezza della scrittura impressa nella terra con l’inchiostro di pietra di una sapiente architettura.
Anche qui, ad accoglierci l’amministrazione di Montemarano di cui il sindaco, oltre la sublimità di parola nell’illustrazione toponomastica e storica del territorio ha condiviso la bellezza del cammino, fino a condividere con il gruppo un sobrio pranzo, prima del cammino pomeridiano.
Dopo la sosta rinfrancante e la condivisione fraterna in amicizia dei momenti vissuti abbiamo ripreso il cammino verso Cassano Irpino.
Accolti come reali nel castello restaurato, ristorati da una eccellente maccaronara e immersi nell’atmosfera medioevale della festa del borgo, con l’animo grato e pieno di gioia, al tramonto del cammino e della terza tappa siamo tornati alle nostre vite con il cuore ricco di bellezze, di arricchimento personale e più ancora dell’arricchimento spirituale della vita fraterna.
Sotto la protezione di San Guglielmo continuamo alla scoperta dei segni della sua presenza per vivere il presente come segno di scoperta interiore.
Con l’animo grato di gioia continuiamo con gioia e rinnovata esperienza questa esperienza che ci fa sempre più consapevoli delle meraviglie che ci abitano e dei meravigliosi abissi di bellezza di cui è fatto il nostro cuore.

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I ruderi della chiesa di S. Leonardo, officiata da S. Guglielmo, nel Comune di Montemarano (Av)

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L’Eremo di San Guglielmo a Chiusano di San Domenico.

Sorgente Sant’Agata sul pianoro carsico montano di Chiusamo.

Cassano Irpino, paesaggio montano e sorgente Pollentina.

Montemarano (Av)

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Buon cammino !

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