Sabato 26 e domenica 27 aprile 2025: da Minervino a Canosa e da Canosa a Barletta

Sabato 26 e domenica 27 aprile 2025: da Minervino Murge a Canosa (Tappa 14 / 29 km) e da Canosa a Barletta (Tappa 15 / 27 km).

PROGRAMMA

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Pernottamento e cena a Canosa in strutture convenzionate col Cammino.

Consulta le schede tecniche delle 2 tappe: mappe, altimetrie, tracce GPX, dove dormire, dove mangiare.

TAPPA 14 (clicca QUI)

TAPPA 15 (clicca QUI).

Referente per Canosa: Marco  348.2789339‬

Referente per Barletta: Ruggiero  338.8126475‬

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Puoi percorrere anche solo una delle due tappe. Spostamenti in auto e prenotazioni per cena e pernottamento restano a cura dei singoli partecipanti.

Se hai deciso di partecipare, non necessita comunicarcelo, basta essere puntuali alle partenze:

Sabato 26, ore 9:30 da Minervino Murge, davanti Grotta dell’Arcangelo Michele _Gmap clicca QUI

Domenica 27, ore 9:00 da Canosa, davanti Concattedrale di San Sabino _Gmap clicca QUI

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Arrivo a Barletta, meta finale del Cammino: Basilica del Santo Sepolcro _ Gmap clicca QUI

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INFO GENERALI x partecipare ai ‘cammini in compagnia’ clicca QUI

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PER CONOSCERE MEGLIO I LUOGHI DI GUGLIELMO

Canosa di Puglia

-Notizie geografiche e storiche

Città della provincia di Barletta-Andria-Trani, a 105 metri di altitudine, con circa 31.000 abitanti, è su un pendio alla destra del fiume Ofanto, all’estremità NO delle Murge. E’ centro commerciale e agricolo, con piccole industrie alimentari e dei materiali da costruzione. Nodo autostradale per Napoli, Bari e Bologna. Il nome antico era Canusium (gr. Kανύσιον); città daunia, fondata secondo la leggenda da Diomede, divenne romana nel 318. Era rinomata per l’industria della lana e per la produzione delle ceramiche, testimoniata da numerosissimi esemplari, spesso di grandi dimensioni, provenienti dalle tombe della città e dalle necropoli di tutta la Puglia e appartenenti a epoche diverse: dai più antichi, senza vernice e a decorazione geometrica (caratteristica fra tutte la forma di cratere a imbuto), ai cosiddetti vasi listati, con decorazione a fasce parallele, geometrica e figurata insieme, a quelli d’imitazione greca a vernice nera con figure rosse, fino ai grandi aschi bianchi con ornamentazione figurata plastica. La città medievale sorse all’incirca dove era la vecchia Canusium; devastata dalle incursioni barbariche, cominciò a rifiorire in epoca longobarda, ma fu nuovamente distrutta dai Saraceni, nell’840-70; ricostruita verso il 965, fiorì in età normanna (11°-12° sec.). Danneggiata dalle guerre dinastiche in epoca angioina (14°-15° sec.), resistette eroicamente nel 1502 a fianco degli Spagnoli contro le truppe francesi, che la occuparono solo dopo lungo assedio. Nel 1530 Carlo V la diede in dono a Filiberto d’Orange, ma due anni dopo la concesse a Onorato Grimaldi, i cui discendenti la vendettero nel 1643 a Filippo Affaitati; nel 1818 fu assegnata al vescovo di Andria. (Treccani)

-Cosa vedere / da non perdere

Da non perdere il lungo Ponte Romano, con possenti arcate in muratura di pietra che fondano nelle acque del fiume Ofanto; in prossimità del ponte, da non perdere, è l’Arco di Traiano. Spostandoci nel centro storico: la Concattedrale di S. Sabino (meta di arrivo della Tappa 14 del Cammino) con l’annesso Mausoleo di Boemondo d’Altavilla e la Canosa sotterranea partendo dagli Ipogei Lagrasta.

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Coord. geogr. di Canosa (Bat) – Concattedrale di S. Sabino: 41°13’22.523″N  16°3’57.766″E

Relazione col ‘Cammino di Guglielmo’: Arrivo della Tappa 14

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Canne della Battaglia

-Notizie geografiche e storiche

A 16 km. da Canosa è il vasto sito archeologico di Canne della Battaglia; qui, nel  216 a.C. si svolse una delle principali battaglie della II guerra punica. Annibale, col suo esercito cartaginese e con i suoi leggendari elefanti, accerchiò e distrusse completamente l’esercito romano. L’estesa area archeologica è aperta al pubblico unitamente al Museo integrato.

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Coord. geogr. di Canne della Battaglia – Parco e Museo Archeologico: 41°17’44.621″N  16°9’12.528″E

Relazione col ‘Cammino di Guglielmo’: lungo il tracciato della Tappa 15.

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Barletta

-Notizie geografiche e storiche

Città marinara della Puglia, a 15 metri di altitudine, con circa con 93.275 abitanti,  è capoluogo di provincia con Andria e Trani. Affaccia sul Mare Adriatico, a S della foce dell’Ofanto, al margine settentrionale delle Murge. L’attività del porto è vivace; tra le fonti di reddito sono da segnalare, infatti, anche la pesca e il turismo. E’ nodo stradale e ferroviario sulla direttrice Bologna-Lecce.   Esistente già nel 3° sec. a.C., B. in età romana fu la stazione balneare della vicina Canosa, con il nome di Barduli. Caduto l’Impero Romano, appartenne successivamente ai Goti, ai Bizantini e ai Longobardi. Nel 1190 ottenne dai Normanni il titolo di città; sotto gli Hohenstaufen, nel sec. 13°, ebbe i primi privilegi a tutela del suo sviluppo economico, floridissimo nei sec. 14°-15° con gli Angioini, per il commercio con l’Oriente. I saccheggi, i terremoti, la peste, il malgoverno spagnolo la condussero, verso la fine del sec. 17°, quasi in rovina. Risorse nella seconda metà del sec. 18°. Barletta è sempre stata il porto più importante sull’Adriatico a sud di Ancona; oggi  è una bella città di mare, dotata di uno splendido (e poco conosciuto) patrimonio storico e architettonico. (Treccani)

-Cosa vedere / da non perdere

Innanzitutto, la Basilica del Santo Sepolcro, meta di arrivo del Cammino; di stile gotico-borgognone risale alla fine del XIII sec.; sul lato est è il ‘Colosso’, statua bronzea abbandonata per naufragio sulla spiaggia di Barletta dai Veneziani che l’avevano presa in Oriente.  Inoltre, da visitare nel centro storico, il Duomo, importante esempio dell’architettura romanica pugliese. Nei dintorni del Duomo, da non perdere è la celebre Cantina della Disfida: qui, durante le lotte tra Spagnoli e Francesi, nel 1503, 13 cavalieri italiani -guidati dal condottiero Ettore Fieramosca- sfidarono e sconfissero a duello altrettanti cavalieri francesi (condotti da Guy de La Motte) che avevano osato accusarli di tradimento e scarso coraggio. Poco distante dal centro storico, affacciato sul mare, è il vasto e imponente Castello Svevo, con resti di età sveva, ricostruito nel XVI sec.  Da non perdere, ancora, è lo splendido Palazzo Della Marra dove all’interno è custodita la preziosa Pinacoteca De Nittis; è allestita la più vasta collezione di dipinti del celebre pittore impressionista Giuseppe De Nittis; è un museo che da solo vale il viaggio a Barletta. Si segnalano, in particolare, i paesaggi dipinti sulle sponde dell’Ofanto. (AV)

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Coord. geogr. di Barletta (Bat) – Basilica del Santo Sepolcro: 41°19’9.484″N  16°16’52.54″E

Relazione col ‘Cammino di Guglielmo’: Arrivo dell’ultima Tappa (15).

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