Tappa 4 da S. Francesco a Folloni a Bagnoli, fino a Laceno. DIARIO

Fotoracconto di una giornata ardita.

Tappa 4 da S. Francesco a Folloni a Bagnoli, fino a Laceno; domenica 28 luglio 2024.

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Programma

Ore 8,30 _ Appuntamento al Convento di San Francesco a Folloni, ricadente nel Comune di Montella (Av), punto di ritrovo e di partenza della ‘Tappa 4’. Benedizione a viandanti e pellegrini da parte di Fr. Luigi Carillo, Ordine dei Francescani Minori. Saluti istituzionali: Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano Irpino. Posizione, clicca QUI

Proseguiremo -seguendo il tracciato ufficiale per via intercomunale- per i primi 5 km., fino a Bagnoli Irpino (Av); ci ritroveremo nella centrale Piazza Di Capua. Qui, colazione mattutina, saluto dell’Amm.ne comunale e partenza a piedi (max ore 9,15) accompagnati da Dino Cuozzo e Fabio Morrone, guide esperte di ‘Laceno Trekking’. Posizione, clicca QUI

Attraverseremo il centro storico, ricco di pregevoli monumenti, e imboccheremo il sentiero montano; attraverseremo quindi un tratto di area boschiva in salita (6 km. circa), tutto in ombra, passando dai 650 m. slm. di Bagnoli slm ai 1.000 m. slm del Lago Laceno dove contiamo di arrivare alla Grotta dell’Apparizione per le ore 13 circa.

La ‘Grotta di San Guglielmo o dell’Apparizione’ (per la visione che ebbero Guglielmo e Giovanni da Matera intorno al 1130) è il punto di arrivo ufficiale della ‘Tappa 4’. Seguirà quindi la colazione al sacco in compagnia e il rientro al centro di Bagnoli (ore 15 circa), confidando in passaggi auto e in ‘guidatori’ di appoggio. Posizione, clicca QUI

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DIARIO

Giornata ardita perchè abbiamo pensato più volte, durante la faticosa salita, al giovane camminatore eremita Guglielmo; qui, tra le fitte faggete per salire al Laceno in cerca di quel silenzio utile all’avvicinamento con l’Infinito; Guglielmo che proviene stanco da Montevergine, accompagnato da 5 confratelli che ben presto lo abbandoneranno. La ‘Legenda‘ scritta sulla sua vita ci parla della bacche, dei frutti, delle radici di bosco e delle castagne di cui si cibava; mai carni o vino; le sorgenti d’acqua le troverà su al Laceno, in prossimità della ‘Grotta’ dove poi avverrà la visione che lo porterà a fondare l’Abbazia del Goleto.

Stamane, puntuali alle 8,30 eravamo tutti a Montella (Av), il tempo di presentarci e fare una breve riflessione sulle accoglienze dei comuni con Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano Irpino, e siamo entrati tutti nella chiesa di S. Francesco a Folloni per la benedizione ai camminatori, impartita amabilmente da Fr. Luigi Carillo e D. Salvatore Sciannamea. Abbiamo ricordato che proprio da qui, 12 anni fa, a fine luglio 2012 partì per la prima volta il Cammino dedicato a Guglielmo con la benedizione di Fr. Agnello Stoia. E come allora, stamane eravamo veramente tanti, a sfidare una calura che ben presto è salita sopra i 30 gradi…

Da S. Francesco (quota 488 slm), in direzione est, abbiamo preso dopo qualche centinaio di metri, sulla destra, una bella stradina interpoderale, alberata con noci, roverelle e pioppi cipressini, passando per l’azienda agricola La Bruna Alpina, e attraversati i binari della ferrovia Avellino-Rocchetta S.A., siamo giunti (dopo circa 4 km.) nel centro storico di Bagnoli Irpino (650 slm).

Qui ci aspettavano Marilena Vivolo della Proloco Bagnoli e per l’associazione ‘Laceno Trekking’: Dino Cuozzo e Fabio Morrone. Già da queste righe va a entrambi un profondo ringraziamento (a nome di tutti) per la bravura nel condurre l’intera escursione e SOPRATTUTTO per la pazienza e la disponibilità dimostrata costantemente durante l’intero tracciato. Come spesso può capitare, c’era un gruppetto che scalpitava per arrivare presto alla meta e per contro c’era un altro gruppo che ha rallentato molto, facendo di tutto per far compiere il cammino a chi evidentemente è partito svantaggiato.

Il Cammino è solidarietà e anche servizio (come constatato oggi) nell’attraversare con lentezza quella infinita bellezza che solo lo spirito lento riesce a percepire. Questa è stata la lezione di oggi. La fretta non serve.

Bisogna precisare comunque che la TAPPA 4 è stata molto impegnativa. Usciti da Bagnoli, seguendo la provinciale per Acerno, al bivio con l’antico essiccatoio delle Castagne Cappetta, è iniziata una salita che da 590 metri di altitudine ci ha portato fino a quota 1.140. Abbiamo percorso una  lunghezza di 2,7 km. per superare un dislivello di 550 metri. Visionando il video girato con navigatore GPX da Fabio Morrone si può capire di cosa parliamo. E’ un percorso in salita costante su pendenza di circa il 20%; si tratta di un sentiero sterrato con fondo sdrucciolevole; nella parte finale il sentiero diviene un camminamento tra gli alberi. Abbiamo incontrato roverelle, ornielli (albero della manna) e poi castagni e infine faggi. Al termine della salita è iniziato un percorso straordinario, semi pianeggiante, a tratti in leggera salita su una pista montana, tra faggi secolari. Una foresta di faggi, nel silenzio più arcaico che si possa immaginare con tante foglie da impedire al sole di arrivare a terra. E’ stata la parte più suggestiva ed emozionante del cammino. Due km. così, fino a quasi quota 1.200, poi è iniziata la discesa che ci ha portato sul Lago Laceno, alla chiesetta di Santa Nesta dove abbiamo fatto una sosta guardando la Grotta difronte che si specchia su lago.

Considerazioni: è una tappa molto diversa dalle restanti 14; è da considerare ‘eccezionale’ rispetto alle altre e presenta una difficoltà di tipo elevata; servono buone gambe e non bisogna avere fretta di arrivare alla meta; non ci sono fontane, l’ultima è nel centro di Bagnoli sotto il carpino della Torre dell’Orologio; poi si ritrova un beverino a Laceno, in prossimità della chiesetta. La segnaletica è in parte fatta dal CAI, poi si ritrovano dei cerchietti rossi; bisogna segnare ancora meglio il percorso… Il tracciato comunque  è sempre coperto dalle reti cellulari, quindi i navigatori funzionano (tranne nella piana tra 1140 e 1200 slm.).  Chi si vuole cimentare in piccoli gruppi deve (è un consiglio) contattare Laceno Trekking (‭348 2771473‬ Dino o Fabio 327 7348962). In alternativa, bisogna seguire la strada provinciale asfaltata che collega Bagnoli con il Laceno, a piedi o, ad esempio con le bici. In ogni caso è opportuno (nelle giornate calde) portare almeno due borracce, un litro e mezzo di acqua; frutta e, alla bisogna, integratori a base di potassio e magnesio (aiutano a sopportare meglio stanchezza e fatica fisica dovuta al caldo). Servono scarponi da trekking, vietate le scarpe da passeggio (sneakers).

La tappa 4 è lunga complessivamente 10,7 km (ma come abbiamo visto con forte dislivello in salita) e si arriva sul Lago Laceno a quota 1040 circa slm. Dal centro di Bagnoli necessitano 3 ore abbondanti ma, come abbiamo visto, ne possono servire anche 5.

Il video-navigatore di Fabio Morrone e il videclip della giornata ardita trascorsa insieme li troverete a breve su YouTube, metteremo qui i due link.

Dopo un pernottamento a Laceno (vedi esercizi convenzionati), la partenza della tappa successiva (Tappa 5), avviene proprio dalla Grotta di S. Guglielmo, posta sullo sperone di roccia che affaccia sul lago; per visitarla all’interno bisogna contattare il Comune di Bagnoli Irpino. La Tappa 5 ci porterà all’Abbazia del Goleto facendo una sosta nell’area di Fontigliano di Nusco.

Un ringraziamento, con tanta ammirazione, va all’artista Rachele Branca per la bellissima ceramica dedicata all’eremita Guglielmo in compagnia del lupo (la trovate nelle foto). La bottega di Rachele, dove si possono acquistare splendidi oggetti di arte, è sita nel centro di Bagnoli, sotto la torre dell’Orologio ed è convenzionata con il Cammino, quindi presentando la credenziale potete avere uno sconto del 10%.

Per avere info su ‘dove dormire’ e ‘dove mangiare’ a Bagnoli e Laceno, potrete trovare i primi esercizi convenzionati qui sul sito web, alla pagina dedicata alla’ Tappa 4′

(Testi e immagini a cura di Angelo Verderosa)

28-7-2024.

 

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Buon cammino !

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