Tappa 11 _Dai Laghi di Monticchio a Melfi _DIARIO

Tappa 11^ _BASILICATA _DIARIO

Dall’Abbazia di San Michele Arcangelo _Atella–Laghi di Monticchio alla Cattedrale di S. Maria Assunta _Melfi

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Giovedì 1° maggio 2025 _ cammino in compagnia di Giuseppe Montagnaro _ Testo AV

Oggi siamo sulla tappa 11 dall’Abbazia di San Michele Arcangelo (quota m 735 slm), sul lago piccolo di Monticchio, e arriveremo a Melfi (quota m 560 slm), salendo sul monte Vulture, in prossimità del ‘rifugio’, a quota m 1250 slm.

Bisogna mettere in conto almeno 6 ore, pausa compresa.

A poche centinaia di metri dall’abbazia, abbiamo imboccato il percorso sulla destra; stiamo seguendo un sentiero in terra battuta, montano, di pendenza costante intorno al 15%; segnaliamo la presenza di alcuni alberi caduti sul sentiero nella parte proprio iniziale, ma facilmente superabili, bisogna proseguire dritti.

Per quanto riguarda la vegetazione, si rimanda al box inerente la tappa 10 quindi c’è questo fenomeno dell’inversione fitoclimatica dovuta alla presenza dei due laghi.

Nella prima parte stiamo incontrando lecci, querce, rovereti di agrifoglio mentre sul fondo del sentiero si possono vedere pietre di origine piroclastica e ceneri più o meno consolidate, dovute alla presenza dell’antico vulcano del Vulture, montagna amata da Federico II per le sue batture di caccia col falco.

La salita costante porta a un bivio dove si incrocia la strada asfaltata; bisogna prendere a sinistra e continuare a salire; dopo 200 m, ancora un bivio; bisogna mantenere sempre la sinistra; si prosegue su strada asfaltata ancora in salita fino al rifugio del Vulture che è a quota 1280; da questo luogo spartiacque inizia la discesa; guardando il rifugio (in stato di abbandono),  bisogna tenere la destra e non salire dritto; c’è una freccia che indica ‘Melfi’; qui inizia forse la parte più bella e piacevole, pianeggiante, con soffice tappeto erboso (almeno in questo periodo). Sulla destra nel fondo Valle , guardando a Est, si può vedere la bella cittadina di Melfi, caratterizzata dall’imponente Castello federiciano (museo da non perdere) e dalla Cattedrale di S. Maria Assunta che è la nostra meta di arrivo.

Qui appare chiara la transizione di paesaggio tra Irpinia, Basilicata e Puglia. Il fondovalle, segnato dall’Ofanto, unisce il paesaggio e separa amministrativamente le varie parti.

Al km. 6 è interessante il cambio di vegetazione tra i due versanti ai lati del sentiero che stiamo percorrendo in leggera discesa; sulla destra è una faggeta molto bella e in piena fioritura; sulla sinistra abbiamo invece un querceto misto ad alcuni pini. Siamo su un sentiero CAI e si intravede qualche segnale con le bandierine su pietre bianche e rosse.

Qui inizia la discesa verso la meta che è Melfi da cui in questo momento ci separano 7 km.;  mettiamo in conto almeno altre due ore; il sentiero almeno finora si presenta agevole.

Al km. 8, circa, siamo in un bel pianoro panoramico attrezzato con tavolo e panche, nei pressi della località ‘Femina morta’; si potrebbe puntare qui per la pausa colazione.

Si prosegue tenendo la destra per scendere; da qui la discesa si fa più o meno ripida e dal km. 9 la stradina presenta tratti cementati, scivolosi quando sono bagnati. A destra abbiamo un importante castagneto. Non si intravede ancora Melfi ma sentiamo che è vicina.

Al km. 11, circa, la stradina si immette su strada comunale asfaltata sempre in discesa per circa 1,5 km.  Siamo al km. 12 e ancora non si vede la parte urbana; mancano 2 km. e saremo a destinazione. Si entra in città dal lato del campo sportivo che lasceremo sulla destra; a breve distanza c’è un cavalcavia sui binari della linea Rocchetta Sant’Antonio- Melfi-Potenza, attiva ma con servizio sostitutivo in quanto in fase di elettrificazione, Ci fermiamo al piccolo bar della stazione per una breve pausa sotto la tettoia e per visitare la stazione. Rimane da percorrere un bel viale passando in prossimità della bella villa comunale; l’ultimo tratto è in salita, ci scegliamo uno dei tanti vicoli per giungere alla Cattedrale.

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LUOGO DI RITROVO per la partenza, ore 9:30 dinanzi ingresso Abbazia di San Michele, parcheggio, posizione GMap, clicca QUI

LUOGO DI ARRIVO (previsto ore 15,30): Cattedrale di Melfi, posizione GMap, clicca QUI

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Attraversando il Parco Regionale del Vulture lungo il sentiero CAI 101

Luogo di partenza: Abbazia San Michele – quota metri 735 slm

Luogo intermedio: Monte Vulture – quota metri 1250 slm

Luogo di arrivo: Cattedrale di Melfi – quota metri 560 slm

Approvvigionamento idrico: fontana davanti il cancello dell’Abbazia (inizio percorso)

Difficoltà: E – escursionistica media

Segnaletica presente: nessuna

Tempo di percorrenza (dai laghi al Vulture): 2 ore e 30 minuti

Dislivello complessivo: metri 515

Sviluppo complessivo: km 4,8

Tempo di percorrenza (dal Vulture a Melfi): 3 ore

Tempo di percorrenza (ritorno): 3 ore

Dislivello complessivo: metri 653

Sviluppo complessivo: km 9,5

In totale 14,3 km. _ 6 ore circa con pausa.

Sentiero percorribile in tutte le stagioni. Periodo ottimale: primavera-autunno per la vivacità dei colori 

https://www.camminodiguglielmo.it/tappa-11-da-atella-monticchio-a-melfi/

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