A Melfi per studiare una prima forma di governo ‘regionale’ del Cammino

Melfi, 12 settembre 2024.  La delegazione del Cammino incontra la benedizione del Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa.


S. Ecc. Mons. Ciro Fanelli, Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, ha accolto la nostra delegazione promotrice del Cammino di Guglielmo. Il gruppo capitanato da D. Salvatore Sciannamea è stato accompagnato da Liberato Canadà, punto di riferimento e animatore a Melfi per il Cammino nonché gestore dell’Hostel Il Tetto. 

L’incontro si è svolto in un clima rilassato, favorito dall’austero silenzio del palazzo vescovile adiacente alla Cattedrale di Santa Maria Assunta -Duomo di Melfi-, le cui origini risalgono al normanno Roberto il Guiscardo. 
Gli argomenti trattati e portati all’attenzione del Vescovo partono dalla centralità della città di Melfi che fu la prima tappa del giovane eremita Guglielmo nel giungere in Italia Meridionale, provenendo dal pellegrinaggio a Santiago di Compostela e dalla visita alle tombe di Pietro e Paolo a Roma. 
Alla Diocesi di Melfi appartengono i sette paesi attraversati dal percorso del Cammino nel tratto della Basilicata: Pescopagano, Rapone, San Fele, Atella Monticchio, Melfi, Rapolla, Venosa. D. Salvatore, nella sua esposizione, ha ben sintetizzato i valori spirituali di cui il Cammino è portatore; valori inclusivi e non discriminanti che appartengono sia ai laici che ai credenti. 
Da qui i fondamenti per una auspicata azione di coordinamento regionale, che potrebbe essere condotta dalla Diocesi insieme ai Comuni dell’area e all’Ente Parco del Vulture. Si verrebbe a formare così, un sistema di governance, utile e virtuoso che potrebbe fungere da modello anche per gli altri tratti del Cammino.
Il Cammino di Guglielmo rappresenta un’infrastruttura aperta su cui veicolano non solo le persone, ma anche le idee e i progetti di sviluppo con autonomia di progettazione e di spesa che possono essere innestati dai singoli territori. Un disegno unitario lungo 320 km che trae forza vitale e aggregante da un giovane pellegrino del XII secolo: sono passati 900 anni e stiamo riscoprendo il suo messaggio. Guglielmo, determinato a raggiungere la terra santa, una volta sfumata la possibilità a farlo, ha saputo trasformare un’apparente sconfitta in un grande successo di evangelizzazione.
Un successo che dura ancora oggi, rilanciato dal Cammino che prende il suo nome e che si avvale anche della benevolenza del Vescovo Fanelli, devoto in particolare proprio di S. Guglielmo.

Articoli correlati

CALENDARIO 2025 _ Cammini in compagnia

. VERSIONE PDF: programma Cammino 2025 . Le Tappe dei ‘Cammini in compagnia’ si percorrono in genere l’ultimo sabato e domenica del mese. Alla partenza si potrà ritirare la PROPRIA CREDENZIALE che sarà timbrata ad ogni arrivo di tappa. I

Leggi di più >